Com’è nata questa cosa millenaria della Kombucha
La Kombucha nasce come bevanda curativa e già questo dovrebbe bastarti per capire che fa bene. Ironia a parte, il suo nome viene dal medico coreano Kombu e dalla parola cinese cha (che significa tè): leggende narrano che nel 415 d.C. il medico utilizzò la “madre” (su questo punto ci torneremo tra poco), cioè un insieme di batteri e lieviti alla base della bevanda, per curare l’imperatore giapponese Inyko.
Altri racconti portano addirittura le origini della Kombucha intorno al 220 a.C, quando la dinastia cinese dei Qin la utilizzava come elisir di lunga vita: con certezza possiamo quindi dire che è una bevanda molto antica, da sempre considerata benefica e dalle origini orientali.
Bella storia, ma cos’è la Kombucha?
Andiamo al sodo: la Kombucha è una bevanda fermentata a base di tè, preparata utilizzando una miscela di tè, acqua, zucchero e uno Scoby. Questi ingredienti vengono lasciati fermentare in un ambiente caldo per un periodo di tempo e danno vita a una bevanda stimolante e benefica.
Mia Kombucha la facciamo mettendo in infusione due qualità differenti di tè in acqua filtrata, aggiungendo una piccola quantità di zucchero di canna (che si consuma durante il processo) per attivare la fermentazione e inserendo le colture simbiotiche di batteri e lieviti buoni (lo Scoby, anche detta “madre” per gli amici).
Tutto chiaro in teoria, a parte qualche dubbio su questo Scoby che ha il nome simpatico ma ancora non ti abbiamo detto bene di cosa si tratta.
Ciao, sono la madre della Kombucha e mi chiamo Scoby
Per preparare qualunque tipo di Kombucha, anche Mia qindi, si parte da una madre batterica chiamata Scoby. Perché si chiama Scoby? Perché è l’acronimo inglese: Symbiotic Colony of Bacteria and Yeast. Traduzione: coltura simbiotica di batteri e lieviti.
Lo Scoby è un insieme di lieviti e batteri dall’aspetto gommoso che, in presenza di ossigeno, attiva il processo di fermentazione.
Perché è così importante? Perché è l’ingrediente principale: lo Scoby è il motore della Kombucha, è dove tutto ha inizio ed è ciò che rende Mia viva, autentica e naturale.
Si presenta come un disco di gelatina abbastanza spesso (dipende dalla sua età), lucido e un po’ viscido. Ok, non è bellissimo. A meno che non te lo immagini come un disco da frisbee fatto a strati e molle come un budino. O come Flubber dopo che ti ci sei seduto sopra. Così è divertente.
Si tratta di un elemento fermentato. Quindi ti avvisiamo nel caso ne avvistassi (e annusassi) uno: ha un intenso odore acetico ed è di color marroncino chiaro con riflessi biancastri. Come dicevamo è un organismo vivo e perché rimanga vivo e in buona saluta bisogna prendersene cura: la giusta luce, la giusta temperatura, la giusta ossigenazione e il giusto cibo. Insomma, gli Scoby non sono tutti uguali. Anzi.
Long story short: lo Scoby, o madre, è quell’insieme di lieviti e batteri che dà vita alla Kombucha, le conferisce il gusto e la arricchisce di proprietà salutari.
Perché si dice che la Kombucha faccia bene?
Spoiler importante: su internet si leggono tante cose, e spesso gli articoli sulla Kombucha sono un po’ -diciamo- esagerati. Però, la Kombucha fa davvero bene: è ricca di antiossidanti provenienti dal tè e acidi organici sviluppati durante la fermentazione. Accelera il metabolismo, aiuta la digestione, regola la glicemia, protegge il tuo cuore e ti dà energia, aumentando la concentrazione o aiutando il recupero dopo l’attività sportiva.
Altri quattro motivi per bere Mia Kombucha? Eccoli qui:
- è una bevanda antiossidante
- è un alimento vegano e 100% gluten free
- è viva, non pastorizzata
- è naturale*
*naturale significa che non ci sono dentro intrugli strani per farla sembrare più buona. È già buona così. Per fare Mia usiamo solo ingredienti naturali biologici. Per fare Mia non usiamo nessun aroma, nessun concentrato, nessun additivo, nessun conservante. Nada de nada. Just Mia.
Che sapore ha e come dovresti berla
“Ma di cosa sa?” Questa è una delle domande che ci fanno più spesso. La risposta è ovvia: “Assaggiala, chi meglio della tuo bocca può rispondere?”
A dire il vero le testimonianze in questo senso sono davvero contrastanti: a qualcuno ricorda il sidro di mele, ad alcuni persino il prosecco, ad altri la torta della nonna appena uscita dal forno una domenica mattina di novembre (no scherziamo, questo non l’ha detto mai nessuno). Secondo noi e le nostre papille, Mia Kombucha è frizzantina, fruttata e con una essenziale nota acidula.
Ma Mia Kombucha può avere davvero diversi sapori. E diversi gusti:
- Original, la Kombucha così cos’è
- Limone, super dissetante
- Zenzero, bella piccantina
- Lampone, la più sweet
Come e quando berla? Come: fresca sicuramente, ma a parte questo non c’è una regola, o quanto meno noi non ce la siamo data. Buona da sola, buona come ingrediente di cocktail alcolici e analcolici. Quando: anche qui, sono scelte private. C’è chi la beve la mattina, chi dopo allenamento, chi la sera.
L’abbiamo chiamata Mia ma fai pure a modo tuo.